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Il ruolo dei caregivers nella cura domiciliare di un soggetto fragile

Giugno 1, 2024
Il ruolo dei caregivers all’interno delle famiglie in cui è presente un soggetto fragile è molto importante. Queste figure, sono essenzialmente dei parenti o dei congiunti molto vicini all’assistito anziano, malato o disabile che si rivestono della responsabilità di prendersi cura di quest’ultimo durante la malattia. Sebbene, in genere, si tratti di parenti molto vicini all’assistito, è possibile che, al fronte di organizzazioni familiari differenti, possano essere anche parenti più lontani ad assumere il ruolo di caregiver; l’obiettivo, però, è sempre lo stesso: fornire un’assistenza continuativa al soggetto fragile, in ottemperanza delle sue esigenze caso per caso. Le malattie da cui possono essere affetti dei soggetti fragili sono molte e per ognuna di esse il trattamento sia terapeutico che assistenziale potrebbe essere differente; per questo è fondamentale che il caregiver sia una persona molto vicina all’assistito e che ne conosca sia la personalità che la patologia, per fare in modo che l’attività d’assistenza curi sia il lato fisico che emotivo di quest’ultimo. L’assistenza domiciliare, comunque, non prevede solo l’ausilio dei caregivers: oggi sono molte le agenzie come Nova Assistenza che si occupano dell’assistenza domiciliare anziani e disabili fornendo servizi importanti come assistenza domiciliare e l’assistenza domiciliare notturna.

Cosa fa un caregiver nello specifico?

Un caregiver, nello specifico, si occupa di fornire assistenza ad un parente sotto molteplici aspetti. In primo luogo, un caregiver si assicura che l’ambiente in cui vive l’assistito sia sempre in ordine e pulito; per far fronte a questa necessità, inoltre, si occupa anche della cura dell’igiene personale del soggetto fragile, aiutandolo a lavarsi, a vestirsi e ad andare in bagno. Un caregiver si assicura anche che il proprio parente possa effettuare le attività quotidiane con minor sforzo, soprattutto se si tratta di una persona in stato di ancora parziale autosufficienza: potrebbe dunque fornire sostegno per la deambulazione o per la sua nutrizione, preparando pasti sani e aiutandolo nella fase di assunzione dei cibi. Infine, un caregiver ha l’assoluta prerogativa di rivestire il ruolo di mediatore tra i medici e il proprio parente, assicurandosi che quest’ultimo riceva le visite sanitarie necessarie -anche in casa- e che segua la cura farmacologica prescritta dai professionisti sanitari.

Il ruolo emotivo del caregiver come cerniera tra il benessere emotivo e la sopportazione della malattia

Il caregiver ha un esclusivo ruolo di cerniera tra il benessere emotivo del parente e la sopportazione della sua malattia nel lungo termine; una persona che conosce bene il soggetto fragile e che sappia andare incontro anche alle sue esigenze emotive è fondamentale per fare in modo che quest’ultimo possa affrontare con uno stato d’animo propositivo la malattia. Molti soggetti fragili, infatti, tendono a vivere un senso di colpa molto profondo durante la malattia, o a vivere nel ricordo della gioventù, sperimentando apatia verso il mondo circostante, depressione e ansia sociale. Il ruolo emotivo del caregivers, dunque, è fondamentale per allentare la tensione, la sofferenza e lo stress sperimentato dall’individuo e fa anche da ponte mediatore tra quest’ultimo e il resto del nucleo familiare, coinvolgendolo in attività di gruppo con i parenti e promuovendo la sua integrazione sociale o il suo intrattenimento con attività a lui congegnali.
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