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Comprendere le esigenze di un anziano: accorgimenti e consigli per l’assistenza domiciliare

Giugno 15, 2024
Quando si parla di assistenza agli anziani, soprattutto nel caso in cui quest’ultima venga condotta in sede domiciliare, ci sono molti accorgimenti da prendere, soprattutto dal punto di vista dell’attitudine al sostegno e della promozione dell’empatia. L’assistenza domiciliare agli anziani dev’essere condotta in maniera delicata e attenta, per fare in modo che tutte le necessità di un assistito vengano attenzionate: dalle esigenze derivate dalla patologia alle esigenze di carattere emotivo, un assistito dev’essere sostenuto a 360 gradi sia nel percorso di un’eventuale guarigione che nella malattia a lungo termine. Quando i familiari non sono in grado di assistere in maniera continuativa un parente malato, la soluzione migliore è quella di rivolgersi a delle cooperative che si occupino di assistenza domiciliare anziani e disabili e che possano dare man forte con figure professionali adeguate come i badanti notturni e diurni, o ancora, prestare servizio presso le strutture sanitarie nel caso in cui si abbia la necessità di gestire un’assistenza ospedaliera.

Assistenza domiciliare: esigenze e cura dell’anziano

Un anziano, soprattutto se in condizioni di parziale autosufficienza o non autosufficiente, ha bisogno di numerose cure e di molte attenzioni, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Innanzitutto, è essenziale che il soggetto fragile segua sempre il piano terapeutico concordato con gli operatori sanitari, con i medici e con gli infermieri: in questo modo sia i professionisti che i familiari che si occupano della sua assistenza devono assicurarsi che quest’ultimo prenda sempre la giusta dose dei farmaci e che segua con costanza le cure. Un soggetto anziano, disabile o malato potrebbe manifestare, infatti, numerose sofferenze che possono variare a seconda della patologia di cui è affetto: fare attenzione alla sintomatologia segnalata dal paziente ed effettuare un monitoraggio costante dei parametri vitali nei casi più gravi potrebbe infatti fornire informazioni molto utili circa i suo stato di salute e orientare anche in maniera più mirata il piano terapeutico da seguire. Nei casi peggiori di totale non autosufficienza, non bisogna tralasciare mai il fattore della mobilità: fare in modo che un fisioterapista assista il paziente a domicilio effettuando delle manipolazioni e guidando il soggetto nel fare esercizi, potrebbe promuovere il suo benessere.

Esigenze dell’anziano durante l’assistenza domestica: equilibrio emotivo

Il fattore emotivo è fondamentale da preservare in un soggetto fragile, malato o anziano: da questo dipende, infatti, l’ottimizzazione delle cure e la risposta resiliente del paziente alla sofferenza. Quando un soggetto sperimenta disturbi gravi e le sue facoltà cognitive vengono meno -si pensi a malattie di carattere neurodegenerativo come l’Alzheimer-, è possibile che anche il suo stato psicologico ne risenta: proprio per questo è necessario che l’assistito venga sempre incluso in attività ludiche che possano mantenere in esercizio la mente e favorire, al contempo, la socializzazione con familiari e amici. Intrattenere un anziano con attività di lettura, giochi enigmistici o ancora, accompagnarlo a fare delle passeggiate, o fornirgli semplicemente comprensione e ascolto, potrebbe essere determinante per risollevare il suo umore e per alleviare la sensazione di disagio che quest’ultimo prova nell’affrontare la malattia giorno dopo giorno.
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