La fase 2 dell’emergenza coronavirus ha decretato anche la possibile riapertura dei Centri diurni per disabili (Cdd). Un intervento atteso da tantissime famiglie, in difficoltà nel gestire figli e parenti durante il lockdown, ma che presenta numerose incognite. Intanto, a quasi una settimana dal via libera, mancano i Piani territoriali regionali (Ptr), ovvero gli strumenti amministrativi o protocolli che permettono alle Regioni di applicare le disposizioni arrivate da Roma e permettere l’effettiva riapertura. Come rilevato da un rapporto Anffas, gli iscritti ai centri diurni per disabili sono almeno un milione in tutta Italia: circa il 10% hanno delle disabilità sensoriali, il 15% disabilità motorie e oltre il 70% disabilità intellettive e disturbi del neuro sviluppo.
Fonte:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/05/07/disabili-centri-diurni-verso-la-riapertura-le-famiglie-aspettano-con-ansia-lisolamento-e-un-calvario-ma-servono-i-protocolli-ora-sanificazioni-e-tamponi-a-tutti-per-evitare-focolai/5793344/